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Rds Academy – Come Andre Agassi 

Sono l’Andre Agassi della radiofonia… Insicuro, galleggio su buoni risultati senza sfondare… Come lui, stessi torpori dell’emotività, stesse insicurezze prima di una gara. Ho letto la bio del tennista recentemente (Open – Einaudi)… Mi rispecchio nel racconto della parte intermedia della sua carriera. Aveva un buon gioco, ma non entusiasmava. Certo faceva parlare un po’ di se, ma la classifica lo poneva in una situazione di forte critica da parte dei commentatori.

È la tensione dello sportivo, o l’inaffidabilità del genio, che sbuca fuori solo quando può sguazzare nell’indisciplina e nella totale libertà, a fare la differenza?
Mi chiedo sempre cosa prova un ragazzo  che va alle olimpiadi dopo essersi allenato per anni… Prendiamo i tuffi, si un tuffatore rende l’idea. Passa la vita a salire e buttarsi dal trampolino: fa migliaia di tuffi perfetti e migliaia di tuffi pessimi.  Poi, in trenta secondi, deve giocarsi tutto… Mentre si prepara, sul piano più alto della torre, con migliaia di occhi e televisori accesi su di lui, in punta al trampolino, se lo chiederà? Sarà uno di quelli buoni o di quelli brutti?
Sarà una bella prestazione o non lo sarà?
Mi sono allenato tanto, per me è un quesito naturale…
Comunque vi posso raccontare che la sensazione, durante le prove di Rds Academy, è come il rinnovo della patente: sei arrivato alla motorizzazione guidando, senza ferire, tamponare o uccidere qualcuno eppure, davanti ai segnali sulla lavagna, il significato di quei cartelli, non lo ricordi più!
Un giorno se volete vi parlo di come ho preso la patente… Datemi solo il tempo che la cosa vada in prescrizione 😉
In ogni caso, mai darsi per vinti!  Andre docet…!

Rds Academy – Ho bisogno di un caffè!

Christian Floris rds

Questi primi giorni sono stati davvero intensi, una moltitudine di eventi… Una serie di nozioni da acquisire… Rds Academy non è mica una passeggiata!

Nella la puntata di lunedì (11/05/2015 alle 20.10 su SkyunoHD), come già annunciato on air da Rds, saremo protagonisti di prove molto dure. Ho bisogno di un caffè perchè oggi ho avuto la sensazione di essere una frana e non sono abituato a condividere alcune abitudini, quindi ho la luna storta. Mangiare per forza ad un orario, dover ascoltare o rischiare di dire cose inappropriate senza conoscere ancora il reale grado di confidenza con gli altri… Sto un po’ sulle spine. Lo dicevano anche al liceo i professori: “signora suo figlio non da confidenza, non si inserisce”. È un cazzo di dejá vu, un incubo che ritorna…

I miei insuccessi scolastici sono tutti in una bacheca, ciascuno un trionfo, perché per essere terribile a scuola, io, mi ci sono davvero messo d’impegno.

Certo qui non è come in passato, la professoressa è Anna Pettinelli, che non incute paura, ma timore reverenziale si!  Tanto…. Così a occhio, in comune con la mia insegnante di latino ha, che se poco poco tu, la fai incazzare, in tre parole ti fa un cu*o che i NoTav devono intervenire con dichiarazioni di sostegno.

Un lato che avevo scarsamente sottovalutato è quello televisivo, sono affascinato dal movimento delle macchine intorno, il lavoro della produzione mi distrae… Poi stanotte ho fatto le 3.00, preso dai sensi di colpa per aver abbandonato di sana pianta le bozze del mio libro, ho scritto un po’, l’ultimo appunto che ho preso prima di partire per Roma dice: “indaga in te per scoprire l’adolescenza del protagonista”. Tutto per me è un segno, oppure, non c’è altra spiegazione è un cazzo di incubo. Sono cresciuto ansioso, melenso e sognatore come Dawson, mi sono ritrovato a vivere come Ryan. Fatto sta che sono un po’ smarrito… retrocesso a 15 anni fa… Odio mostrare la mia vulnerabilità… Ma non posso fare altrimenti, sono di nuovo a scuola… Proviamo, prendiamo un caffè con Fra e Ale, vediamo se mi tirano su…

“Il caffè delle ragazze – Svincoli d’amore” il nuovo libro di Ilaria Dalle Luche Jones

Il caffè delle ragazze svincoli d'amore Vi consiglio una storia di donne di oggi, indaffarate tra lavoro e famiglia, narrata dalla scrittrice Ilaria Dalle Luche Jones. Nata a Napoli, laureata in giurisprudenza ma con la passione della scrittura fin da piccola, vive da sempre a Forte dei Marmi, “Il caffè delle ragazze – Svincoli d’amore” edito Imprimatur è il suo secondo romanzo. Il primo libro, “Il caffè delle ragazze”, pubblicato da Vertigo, fu insignito del Premio Margutta nel 2012.

Quarantenni, single e molto amiche: sono le “ciuffe“. Si incontrano periodicamente al Caffè delle ragazze, gestito da una di loro, e si raccontano, ognuna con il proprio vissuto sentimentale e le proprie aspettative. Storie di amori ambigui, tradimenti, maternità sognate e passioni travolgenti nell’epoca di Facebook e della nuova generazione 2.0, dove l’eterna ricerca della felicità e di una relazione stabile ritorna costante come ai tempi delle nostre madri e delle nostre nonne. Perché la storia di queste giovani donne “rispecchia in pieno le difficoltà dell’amore, i continui dubbi e le paure universali che poi prendono connotazioni storiche a seconda dell’epoca in cui ci si trova a vivere”. Una saga al femminile, ma soprattutto il racconto di una grande amicizia, destinata a durare oltre le avversità e i piccoli grandi problemi quotidiani.