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Rds Academy – Un “SELFIE” con il nemico…

Christian Floris Alessandro CorsiAlessandro è per me il personaggio più ostico e, paradossalmente (insieme con Francesca), la persona più vicina in questa esperienza.

È apparso fin da subito spaventato da me, teme che io non sia sincero, solo perché mi capita di ragionare sulla gara. Che c’è di male, infondo Rds Academy è anche una lunghissima partita a scacchi.

Il gusto della competizione non parte forse dall’analisi dei concorrenti?

Io mi son ritrovato in un terreno nuovo, competere non mi appartiene, mi piace di più costruire. Purtroppo la realizzazione dei desideri ti porta a seguire strade impreviste. Dunque, se si deve gareggiare per raggiungere un posto da sogno, i calcoli credo di non averli fatti solo io…

Alessandro è un ragazzo agli antipodi, io e lui veniamo da mondi affini ma siamo finiti dall’altro capo del mondo l’uno rispetto all’altro.

Mi fa incazzare, perché lo trovo spesso e stupidamente ingenuo, non ha mai mostrato nessuna considerazione delle regole e questo si traduce in un’arroganza da bullo.

Ho scoperto che non è così. Con lui parliamo tantissimo anche lontano dalle telecamere. Ho scoperto una persona con un vissuto non da poco, con dei buoni principi e diversi talenti. Ci confidiamo spesso e forse più degli altri abbiamo inserito una forte componente umana in questo percorso, non solo professionale. In Alessandro ho trovato un buon amico/nemico nel corso di questa avventura. Peccato, in più di un’occasione sono le fragilità di entrambi a portarci allo scontro.

Però si chiarisce sempre e, se non altro, questo è un gesto di enorme rispetto… Quello non va mai perso di vista.

Rds Academy – Come Andre Agassi 

Sono l’Andre Agassi della radiofonia… Insicuro, galleggio su buoni risultati senza sfondare… Come lui, stessi torpori dell’emotività, stesse insicurezze prima di una gara. Ho letto la bio del tennista recentemente (Open – Einaudi)… Mi rispecchio nel racconto della parte intermedia della sua carriera. Aveva un buon gioco, ma non entusiasmava. Certo faceva parlare un po’ di se, ma la classifica lo poneva in una situazione di forte critica da parte dei commentatori.

È la tensione dello sportivo, o l’inaffidabilità del genio, che sbuca fuori solo quando può sguazzare nell’indisciplina e nella totale libertà, a fare la differenza?
Mi chiedo sempre cosa prova un ragazzo  che va alle olimpiadi dopo essersi allenato per anni… Prendiamo i tuffi, si un tuffatore rende l’idea. Passa la vita a salire e buttarsi dal trampolino: fa migliaia di tuffi perfetti e migliaia di tuffi pessimi.  Poi, in trenta secondi, deve giocarsi tutto… Mentre si prepara, sul piano più alto della torre, con migliaia di occhi e televisori accesi su di lui, in punta al trampolino, se lo chiederà? Sarà uno di quelli buoni o di quelli brutti?
Sarà una bella prestazione o non lo sarà?
Mi sono allenato tanto, per me è un quesito naturale…
Comunque vi posso raccontare che la sensazione, durante le prove di Rds Academy, è come il rinnovo della patente: sei arrivato alla motorizzazione guidando, senza ferire, tamponare o uccidere qualcuno eppure, davanti ai segnali sulla lavagna, il significato di quei cartelli, non lo ricordi più!
Un giorno se volete vi parlo di come ho preso la patente… Datemi solo il tempo che la cosa vada in prescrizione 😉
In ogni caso, mai darsi per vinti!  Andre docet…!

Rds Academy – Con Lanfranchi e Firli è come in una fiaba

Firli lanfranchi Filippo Firli mi ricorda il Puck di “Sogno di una notte di mezza estate”… Ha l’aria furba, l’occhio sveglio, la fisicità da folletto e un gran ritmo nel narrare ciò che accade… Il suo seguire l’azione incanta, scombina, diverte e suggerisce sempre un lieto fine…

Come il Puck fa nella novella di Shakespeare.

Sono tanti i riferimenti letterari che l’esperienza di Rds Academy mi suggerisce. I libri sono una bussola per me, dunque delle volte osservo azioni, intravedo storie e ne cerco i riferimenti in un romanzo, una novella e capita anche in qualche saggio… Pensandoci, nel momento in cui accade, vago per i corridoi della radio con disadattamento stile “Ally McBeal” in piena visione… Questo viene visto come distacco e in qualche modo lo è, ma percepito male.
Se poi la radio, la letteratura e tutte le arti in genere, hanno bisogno di muse, l’ispirazione non mancherebbe a nessun artista, di qualsiasi sesso, difronte all’eleganza di Roberta Lanfranchi… Opere, capolavori, riflessioni filosofiche, fantasie e note… Un rinascimento!
Con loro due, noi di Rds Academy, stiamo passando molto tempo. Sono gentili e ci si diverte…

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